sabato 22 luglio 2023

INQUIETUDINI di Luca Imperiale (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

“Chi lo dice che un romanzo debba essere scritto come si scrive un romanzo? Insomma, voi lo sapete come deve essere scritto un romanzo per essere considerato tale, e sapete pure tutte le regole del “gioco” tra le quali spiccano tutti i codici “didattici” per rendere una storia avvincente. Davvero una storia per essere avvincente deve “servirsi” di codici già belli chè imbustati e che basta scartarli e applicarli sui fogli bianchi? Chi lo dice?... Qualcuno certamente lo dice e lo dirà e forse hanno ragione. Ma pensate che a me importa qualcosa di chi ha ragione? È vero, la mia domanda non ha senso giacchè non mi conoscete affatto, ma vi assicuro che non me ne importa nulla di chi ha ragione.”

"Inquietudini" è certamente il titolo di un singolare esperimento narrativo di Luca Imperiale, ma le inquietudini sono le protagoniste occulte e assolute di questa storia enigmatica.  "Inquietudini" è una vicenda di periferia, di periferie sia dell'anima che del mondo reale, concrete, visibili e plausibili. È una storia psicologica ed emotiva, un viaggio nel Tempo e nello Spazio categorie che altro non sono per il protagonista Paolo, che illusioni ingannevoli, prive di qualsivoglia sostanza. I personaggi che animano le pagine del romanzo, sembrano essere presenze evanescenti, quasi fantasmi, anime smarrite che appaiono e scompaiono in un batter di ciglia. Sono personaggi che servono solo ad alimentare il dubbio di Paolo riguardo alla sua vita. Il dubbio che è poi l'enigma di tutti gli enigmi: "Ma esisto io?". Gli eventi si susseguono, quasi senza un filo logico. Lo sviluppo della trama è sospesa in un limbo, in un'intersezione sottilissima tra realtà e immaginazione. Così, alla fine di ogni giorno, scandito da un tempo che Paolo non riconosce come facente parte della sua quotidianità, il protagonista si addormenta o perde i sensi quasi sempre in luoghi diversi, sovente nel ricorrere della stessa data (il 18 ottobre, il giorno di San Luca). È in questi momenti che le inquietudini, i fantasmi di Paolo e le sue angosce prendono il controllo assoluto sulla sua presunta vita.  Un susseguirsi di viaggi in mondi alternativi e accadimenti che dovrebbero far luce sulle zone oscure di veri e propri enigmi da thriller psicologico e metafisico, ma che in realtà non fanno che assottigliare sempre più il confine tra possibile e impossibile!

Luca Imperiale è nato a Brindisi nel 1983. Vive a Sannicola, nel Salento. Nel 2015 si è iscritto all’istituto di scienze religiose di Lecce, l’ISSRM “Don Tonino Bello” conseguendo il titolo magistrale con una tesi intitolata: “Tratti antropologici in Dostoevskij. Nell’inquieta sofferenza la libertà cristiana”. Ha pubblicato: “I giorni dell’ombra. Diario degli occhi disarmati” (Musicaos editore, 2020); ha curato “Danteide(e)” (5emme), raccolta di contributi scritti in occasione del 7ooesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Nel 2022 ha pubblicato, il poema “Il Balordo” per Spagine - Fondo Verri edizioni e il racconto in versi “Il tempo di Pinocchio” per Controluna. “Inquietudini” è il suo primo romanzo.

Con una ballata di Mino De Santis

Il disegno in copertina è stato realizzato dalla giovanissima Alice

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/06/inquietudini-di-luca-imperiale.html

 

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giovedì 20 luglio 2023

STALKING, STORIE DI UN CRIMINE ORDINARIO DI ANTONIO RUSSO DOMANI A PORTO CESAREO

Si presenta il volume STALKING, STORIE DI UN CRIMINE ORDINARIO DI ANTONIO RUSSO edito da i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, presso la Pro Loco di Porto Cesareo, Via Silvio Pellico n. 32 a Porto Cesareo il 21 luglio 2023 ore 20,00. Insieme all’autore interverranno l’Avvocato Maria Virginia Scardìa, l'Avv. Franca Mariano - componente Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce, Past Presidente della Sezione FIDAPA di Copertino e l’editore Stefano Donno, L’evento è promosso e organizzato da Mondadori Point di Copertino e Pro Loco di Porto Cesareo (Lecce)

“Stalking, Storie di un crimine ordinario” è il titolo nel nuovo capolavoro saggistico del criminologo e attivista Antonio Russo. Un titolo, quello del saggio edito dalla casa editrice leccese “I Quaderni del Bardo Edizioni” di Stefano Donno, che è candidato ad essere uno dei più efficaci libri di prevenzione verso una grande piaga sociale: la violenza contro le donne in tutte le forme nelle quali essa viene esercitata. Partendo da un completo excursus storico, giuridico e criminologico il libro “Stalking, Storie di un crimine ordinario” si rivela essere un vero e proprio manuale per il profiling e la prevenzione della fattispecie criminologica.

Il cuore pulsante dell’opera sono le testimonianze di donne, vittime e guerriere, che condividono le loro storie di figlie, mogli, compagne e madri, vissute all’ombra della violenza subita per mano di quell’uomo che aveva promesso di amarle e proteggerle. Un “amore malato” fa da sottofondo alle tragedie – narrate dalle protagoniste – che vedono la complicità di uno Stato ancora indifferente o, forse, non troppo “maturo” per impedire che le donne possano essere vittime di quei comportamenti criminosi posti in essere da un uomo maltrattante; i dati espressi dalle indagini statistiche nazionali e internazionali mostrano una realtà allarmante: innumerevoli sono le donne maltrattate e, nei casi più gravi, uccise per mano di colui che avrebbe dovuto amarle incondizionatamente. “Gestire il dolore di una violenza del genere è una delle più grandi sofferenze che si possano provare. Essere violata nei propri diritti ti rende impotente nell’anima e nella mente. Uscirne è un calvario, forse più acuto dello stesso momento in cui la bellezza della vita svanisce.

La più grande forza è la metabolizzazione di ciò che subisci e la trasformazione in una lotta che possa servire all’umanità” afferma la dott.ssa Francesca della Valle nella prefazione a sua cura del libro del “paladino della lotta” Antonio Russo.

Composto da “note alla lettura” curate da Francesca Brandi, Antonia Depalma, dall’avv. Benito Sposato e dall’avv. Vincenzo Piserchia e dalla postfazione a firma del consigliere regionale della Puglia, Donato Metallo, l’opera è completa di ogni informativa utile a prevenire e combattere il crimine della violenza e dello stalking grazie alla ricchezza ed accuratezza delle informazioni contenute, che fungono da vero e proprio supporto; di estrema utilità sono, a questo proposito, i contenuti relativi agli strumenti tecnici per la difesa dagli atti persecutori che ledono quei diritti inviolabili garantiti dalla Carta Costituzionale e dalle numerose disposizioni legislative internazionali.

“Stalking, storia di un crimine ordinario” è, dunque, un libro saggistico destinato principalmente alle vittime del reato di violenza e stalking, agli esperti e ai cultori della materia giuridica e si propone di sensibilizzare la società affinché, con consapevolezza, non vi sia “mai più una di meno”.

Il blog di Antonio Russo

https://antoniorussocriminologianews.blogspot.com/

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/02/stalking-storie-di-un-crimine-ordinario.html

 

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martedì 4 luglio 2023

MARCELLO BUTTAZZO A LECCE OGGI MARTEDI’ 4 luglio 2023

OGGI Martedì 4 luglio 2023, alle ore 19.00, a Lecce, presso la Biblioteca Bernardini, in piazzetta Carducci, ci sarà una serata dedicata alla raccolta poetica “E se nel giallo ti vedrò” di Marcello Buttazzo (nella foto), uscita nello scorso mese di aprile per I Quaderni del Bardo Edizioni (84 pagg. 10,40 euro).

Dialogano con l’autore Maurizio Nocera, Mauro Marino e l’editore Stefano Donno. Letture a cura di Tiziana Buccarella.

Stefano Donno così riassume l’identità di questa pubblicazione : “Si tratta di una raccolta di versi singolare, visti i disvalori pervasivi della nostra contemporaneità, che guarda all’amore per la Vita, agli ultimi, alle tragedie della guerra (Marcello Buttazzo dedica infatti una poesia della raccolta all’Ucraina che piange)”. 

Ed è Vito Antonio Conte a presentare questi componimenti: “Nei suoi versi ho (da sempre, vieppiù in quelli di quest’ultima silloge) notato (da lettore onnivoro appassionato di poesia) l’affermarsi di due fondamentali aneliti: la ricerca (quasi disperata) d’un amore totalizzante d’antica matrice campaniana (l’esergo che omaggia Dino Campana è sintomatico) che fa pensare alla donna-Chimera e il perfezionamento d’un versificare puro (frutto edono d’una bambina semplicità di vita capace d’una sensibilità profonda).

Ho avuto già modo di dire e scrivere della mia considerazione per la poesia di Marcello Buttazzo, qui richiamo l’incipit, affermando l’universalità delle sue liriche e aggiungo che, oltre ai tratti salienti che le connotano (ossia slancio sentimentale – carnale e spirituale – verso la donna musa, empatia con gli ultimi della terra, amore per la natura, ricerca mai doma del dialogo con l’altro da sé), la novità è nell’introduzione decisa del tema della morte e del suo mistero.

Si tratta di versi resi col solito impasto di sillabe, neologismi e stilemi e predicati cari all’Autore (che possiede un suo personalissimo ricco vocabolario – quasi un esperanto) declinati e coniugati febbrilmente sì da evocare immagini tetre o coloratissime (a cristallizzare i suoi stati emozionali) in uno all’effetto musicale provocato dalle assonanze dissonanze e allitterazioni (mai utilizzate sterilmente). Marcello Buttazzo canta, a volte ossessivamente attraverso la reiterazione di lemmi e situazioni, la vita (la sua e quella d’intorno) rendendola in versi frementi sino alla vertigine. L’esito (rinvenibile specialmente dalla lettura a voce alta di questi versi) è quello d’un intreccio polisonoro e policromatico che consente di entrare nel mondo poetico di Marcello Buttazzo. Parafrasando il titolo della silloge, chi entrerà nel giallo non solo vedrà ma altresì sentirà interamente la sfera incantata e lacerata del poeta, il suo senso della morte e della sua gioia invincibile”.

E il critico Roberto Dall’Olio così commenta la ricerca poetica dell’Autore: “Questo libro offre un panorama lirico di grande intensità e sicura grandezza. Il lirismo è una scelta ed è anche un destino convinti, che il poeta salentino offre, soffre e persegue con una profondità degna veramente di nota. Il libro in apparenza pare seguire una sua scia personalizzata di colori, i quali hanno caratterizzato e dato forma a due precedenti suoi testi; in realtà si stacca abbastanza nettamente da questi ultimi pur mantenendo una liricità diffusa che è, come dicevo dianzi, la cifra forse più ampiamente riconosciuta del suo fare poesia. O perlomeno la cifra più connotativa e intensamente inseguita in una stagione nella quale, almeno in Italia, pare dominare un certo antilirismo. Perché questo iato, rispetto ai due libri precedenti; ove si trova? In fondo la poesia di Marcello Buttazzo è e resta una lirica d’amore nel senso più ampio di questo termine a sua volta così ampio e il presente libro non si sottrae certamente a ciò. Ma, sullo sfondo, si agita una certa disperazione, o forse lacerazione, un’ansietà diffusa che non sembra trovare vera pace, che non si placa. Riguarda il destino del poeta e del mondo.

«E se nel giallo/ ti vedrò/ sarà per tenere/ acceso il sole./ Ambra/ e sconquasso minerale/ ambra/ ed effluvi di vento/ nei tuoi capelli scompigliati./ E quel raggio di luna/ che ieri ho scorto rotonda come le tue gambe di giunco./ E se nel giallo/ti vedrò/ sarà per stringere/ il fiore del tuo grano. (…)/ E se t’incontrerò/sarà per lumeggiare/ la notte,/ per seguire la scia/ della tua stella/ che mi guida/ anche nello scuro/ ancora,/ ancora/ ancora».


 

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