venerdì 31 gennaio 2020
giovedì 30 gennaio 2020
La via per la Cabala: Introduzione allo studio della Cabala di Grazia Piscopo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
"La kabala è la
sfida di chi vuole guardare il reale al di là del reale stesso e non è facile
camminare per quei luoghi, ma Grazia lo fa. Grazia sceglie di unire il suo
sguardo di donna allo sguardo della tradizione ebraica e della mistica: entra
nei testi senza una partecipazione identitaria personale, ma è pur sempre
coinvolta perché ha fede e come donna credente si approccia ai testi, a Dio, al
mondo. Sarà un caso che questo saggio veda la luce tra le pietre bianche del
Sud Italia, del Salento, così simili a quella di Grecia, di Turchia, di
Israele? Orizzonti e colori di luce che sono incontro e crocevia di riflessioni
e culture diverse." (dall'introduzione di Pierpaolo Pinhas Punturello)
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mercoledì 29 gennaio 2020
Impegno e disincanto in Pasolini, De Andrè, Gaber e Gaetano di Annibale Gagliani ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno per Amazon)
«Il primo
libro di Annibale Gagliani è lo sviluppo di un traguardo personale importante,
lungamente pensato, sviluppato, limato, articolato negli anni precedenti, in
cui l’autore ha esercitato una pazienza non comune ed è andato alla ricerca di
fonti e interpretazioni che spesso sono testimoniali e di prima mano […].
Quando si ha a che fare con quattro icone riconosciute della cultura alta e
popolare dell’Italia contemporanea non è facile dire qualcosa di nuovo, o anche
semplicemente non è scontato evitare di scrivere quattro profili staccati e
avulsi, estranei tra loro, tanti quanti sono gli artisti (tutti Maestri della
parola, tre su quattro anche del suono) che l’autore ha illustrato in questo
libro. Ne è venuto fuori un percorso duro, compatto, radicale; un insieme in
cui appare chiaro, nelle persino ovvie diversità di espressioni, temi, percorsi
(anche politici), epoche, che cosa unisce Pier Paolo Pasolini, Fabrizio De
André, Giorgio Gaber e Rino Gaetano. Com’è giusto, Annibale Gagliani salta
sulle differenze e nota affinità mai venute fuori prima, che però sono lì,
pronte per essere scoperte». (Dalla prefazione di «Impegno e disincanto in
Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», curata dal Prof. Marcello Aprile)
Annibale
Gagliani nasce a Mesagne (BR) il 4 ottobre del 1992. Si laurea con lode in
Lettere Moderne all’Università del Salento, dopo aver discusso una tesi sul
linguaggio disincantato. È tra i vincitori della seconda edizione del Master in
Giornalismo 3.0 di Nuovevoci Network, a Napoli. Comincia il suo sentiero
narrativo ricevendo il premio della critica alla terza edizione del concorso
letterario nazionale “Fuori dal cassetto”, per un racconto dedicato ai
lavoratori dell’ILVA, “La vita è un viaggio favoloso”. Nel 2013 instaura una
collaborazione con l’amministrazione del comune di San Donaci (BR) e diviene
responsabile del laboratorio urbano “Officine Creative”, promotore della
cultura di strada. Nel 2014 costruisce e organizza, assieme al Professore
Marcello Aprile, la rassegna universitaria di seminari rivoluzionari, “Cafè
Barocco Revolution”, che registra cinque edizioni. Nel 2015 lavora come
reporter per la web tv d’Ateneo dell’Università del Salento, The Box Tv. Alla
fine dello stesso anno si distingue come narratore al Workshop giornalistico di
Sportitalia, a Milano. Nel 2016 diventa responsabile della sezione culturale di
«Leccecronaca.it», dove racconta vizi e virtù del Tacco d’Italia. Alla fine del
2016 avvia una collaborazione con «Rompipallone.it», curando una rubrica video
che fonde l’arte al calcio: “L’arte del gusto calcistico”. Nello stesso periodo
è corrispondente di Radio Dimensione Italia per il calcio internazionale,
editorialista di punta per «Sport in Condotta» e ospite della trasmissione leccese
Piazza Giallorossa. Dal 2017 collabora con il «Nuovo Quotidiano di Puglia»,
raccontando l’ardente cronaca della provincia di Brindisi. Da gennaio 2018
narra di letteratura e politica per la rivista romana «L’Intellettuale
Dissidente», e di musica e sport per il periodico «Contrasti». È conosciuto
negli ambienti culturali salentini per le sue poesie anarchiche, che profumano
di simbolismo e lasciano un sapore romantico sulle labbra. Tra i suoi modelli
intellettuali, oltre ai Quattro Profeti del saggio «Impegno e disincanto»,
ritroviamo Albert Camus, Roland Barthes, Leonardo Sciascia, Eugenio Montale,
Beppe Viola e Gianni Brera.
Copertina
realizzata dall'artista Paola Scialpi
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martedì 28 gennaio 2020
Al di qua delle palpebre di Roberto Shambhu (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
L’onironautica
o ‘sogno lucido’, termine coniato dallo psichiatra olandese Frederik van Eeden
nel 1913 è il fenomeno per cui si prende coscienza durante il sogno del fatto
di stare dormendo, e la conseguente capacità di muoversi coscientemente
all’interno di un sogno. L’esperienza del sogno lucido, mai dismessa in
Oriente, tornata alle nostre latitudini grazie agli interventi appunto di
Frederik van Eeden, poi di Stephen LaBerge, necessitava tuttavia di ulteriori
apporti, di nuove connotazioni modali. L’ opera di Shambhu colma, in tal senso,
il vuoto teoretico creatosi tra divieti e imbarazzi e, soprattutto, si
costituisca come una prassi vera e propria, una modalità di azione consapevole
nella dimensione disincarnata del sogno. Roberto Shambhu è uno che va dritto
alla meta, operando una mirabile sintesi tra segno ed immagine.
Cover
realizzata dall’artista Roberto Shambhu
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